26 – Architecture without Architects, è un testo scritto da Rudofsky:
A – per indagare su una serie articolata di ambiti spaziali, in alternativa al funzionalismo
B – per indicare cinque categorie attraverso cui pensare la città
C – per indicare le ragioni del funzionalismo
D – per sottolineare il valore della costruzione come risultato del lavoro degli architetti
E – per sottolineare il valore della costruzione architettonica, in contrapposizione all’attività spontanea del popolo
27 – Nel testo si spiega quali fossero le idee fondative inefficaci che guidavano la realizzazione delle macrostrutture degli anni 60:
A – la mancanza contrapposizione tra spazi pubblici e privati
B – la compresenza di parametri discordanti posti alla base della progettazione
C – una progettazione dal basso
D – lo spazio vassoio e l’ideologia
E – il rifiuto dell’ideologia
28 – La New Babylon di Constant:
A – è un progetto funzionalista
B – è un progetto nato per risolvere problemi legati alla quantità
C – è un metodo progettuale che si basa sullo studio dell’organizzazione sociale
D – è un metodo progettuale che procede attraverso lo studio di casi isolati
E – è la città ludica
29 – Il lavoro di Robert Venturi:
A – si pone in continuità con quello di Louis Kahn
B – distrugge il paradigma di “coerenza” kahniano
C – è disperatamente funzionale
D – si pone come ricerca di coincidenza assoluta tra costruzione, forma e funzione
E – propone una stretta corrispondenza tra spazio e struttura
30 – Aldo Rossi:
A – propone la centralità della forma
B – si spinge verso la strada dell’innovazione
C – rifiuta l’idea dell’ “edilizia cittadina” di Piacentini
D – esclude la presenza di monumenti in contrapposizione al tessuto
E – non crede nel rapporto dialettico morfologia-tipologia previsto dalla città funzionalista